L'Aeronautica Militare Italiana trasporta un F

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Jun 04, 2023

L'Aeronautica Militare Italiana trasporta un F

ROMA – Mentre l’Italia lavora con il Giappone sul Global Combat Air Program (GCAP) con l’obiettivo di costruire un nuovo caccia di sesta generazione entro il 2035, ha rafforzato i legami di difesa con Tokyo

ROMA – Mentre l’Italia inizia a lavorare con il Giappone sul Global Combat Air Program (GCAP) con l’obiettivo di costruire un nuovo caccia di sesta generazione entro il 2035, ha rafforzato i legami di difesa con Tokyo inviando F-35 per la prima volta in assoluto esercizio di allenamento in Giappone.

Quattro F-35A dell'Aeronautica Militare italiana sono arrivati ​​venerdì alla base aerea di Komatsu in Giappone prima dell'esercitazione, iniziata lunedì, dopo aver volato dall'Italia con soste in Qatar, Maldive e Singapore, dove gli aerei sono stati bloccati per due giorni da un aereo tifone.

Agli F-35 si sono uniti tre aerei da trasporto cisterna KC-767A italiani, un jet di allarme rapido G-550 e due aerei C-130J in configurazione di ricerca e salvataggio in mare.

Il Giappone sta utilizzando quattro F-15 e un KC-767 nell'esercitazione congiunta.

L'incontro segue un incontro tenutosi in Giappone a marzo tra i ministri della difesa di Giappone, Italia e Regno Unito per confermare la partnership delle tre nazioni su GCAP, un'evoluzione del programma Tempest guidato dal Regno Unito.

L'esercitazione con il Giappone è l'ultimo collegamento aereo tra Roma e Tokyo. I piloti giapponesi si addestrano dal 2021 presso la scuola di addestramento al volo italiana, che ora ha sede a Decimomannu, sull'isola italiana della Sardegna.

Sia l’Italia che il Giappone hanno aperto le linee di assemblaggio finale e di cassa per gli F-35 che stanno ordinando.

Nel novembre 2022, piloti e tecnici giapponesi del KC-767 hanno visitato l'Italia per incontrare le controparti dell'aeronautica italiana per discutere del volo della petroliera.

Intervenendo all’incontro del GCAP in Giappone a marzo, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha dichiarato: “Un tempo l’area indo-pacifica e il Mediterraneo erano considerati lontani l’uno dall’altro. Oggi, però, il mondo è diventato più piccolo, le crisi crescono e la situazione probabilmente peggiorerà nel corso di questo decennio”.

Ha aggiunto: “Il futuro del Mediterraneo dipenderà da ciò che accadrà nell’area indo-pacifica e viceversa. Ecco perché le nostre nazioni devono lavorare insieme”.

Nota dell'editore: questa storia è stata aggiornata l'8 agosto per modificare il numero di F-35 italiani coinvolti nell'esercitazione da tre a quattro, secondo le informazioni dell'Aeronautica Militare italiana.

Tom Kington è il corrispondente italiano di Defense News.